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autore: Silvia |
Sono Silvia, ho 23 anni e vivo a Verona; nella vita studio (sto concludendo la facoltà di lettere), frequento un gruppo del Rinnovamento e mi occupo insieme ad altri ragazzi di Evangelizzazione di Strada. Mi è stato chiesto di raccontarti brevemente come e quando sia nato in me il desiderio di testimoniare Gesù risorto; quindi eccoti la mia esperienza. Sono cresciuta in una famiglia cristiana e ho sempre frequentato la messa domenicale,le attività parrocchiali, etc. ma credo di aver conosciuto davvero il Signore e di aver sperimentato il Suo amore solo qualche anno fa, dopo aver cominciato a frequentare un gruppo del Rinnovamento. Nello stesso momento in cui ho scoperto l'amore di Dio per me, è scoppiata subito la voglia di far conoscere a tutti Gesù, di dire a tutti che io avevo finalmente trovato quel tesoro che avevo a lungo cercato, avevo trovato la pienezza della felicità... avevo trovato il tesoro!! Pian piano il Signore mi ha fatto crescere nel Suo amore e nel desiderio di testimoniarlo, fino a che l'estate scorsa non ho vissuto delle esperienze molto forti e importanti. Volata a Toronto per la Giornata Mondiale della Gioventù, ho avuto la grazia di ascoltare un insegnamento di Padre Daniel Ange e mi sono lasciata profondamente interpellare da alcune sue parole: "come potete voi giovani dormire la notte nei vostri letti caldi, sapendo che intanto sulla strada molti altri giovani stanno morendo nel corpo e nell'anima? Come potete dormire?" Queste parole si sono impresse dentro di me e al ritorno dal Canada, incoraggiata dalle parole del Papa "siate sale della terra e luce del mondo", ho deciso di partecipare con altri giovani della diocesi di Verona a un campo di evangelizzazione nella settimana di Ferragosto sulle strade di Riccione. Dopo alcuni giorni di formazione, preghiera e vita fraterna, abbiamo vissuto un giorno di ritiro in un eremo dell'Appennino per invocare con forza lo Spirito Santo. Quindi il venerdì e sabato sera ci siamo lanciati a due a due per le strade affollate di Riccione fermando le persone con la scusa di invitarle ad una veglia e ad un concerto di musica cristiana, ma cercando in realtà di instaurare con loro un dialogo sulla fede e di annunciare Gesù. Quando ho cominciato ad avvicinare la gente ero davvero impaurita tanto più che ci era stato detto di non sperare di vedere i frutti della nostra evangelizzazione, ma di "seminare" semplicemente con tanta fede. Dio però mi ha dato la grazia di vedere delle conversioni. Il sabato sera ho incontrato un ragazzetto di 18 anni, arrabbiato con Dio e con il mondo per le sofferenze che ha vissuto, Se avesse potuto incontrare Dio," l'avrebbe preso a schiaffi"! A sentire questo l'ho preso per mano e l'ho portato in chiesa davanti al Santissimo, dicendogli che era arrivato il momento di prendere a schiaffi Dio... L'ho rivisto qualche ora dopo in lacrime .."non sono più ateo, io credo.." L'ho rivisto ancora il mattino dopo e mi ha detto che quella notte aveva dormito tranquillo, come tra le braccia di un padre!! Ti ho raccontato di questo straordinario incontro, ma è solo uno dei tanti che io e gli altri miei amici abbiamo avuto. E' solo per dirti che io credo davvero che molti giovani, là sulla strada, stanno soffrendo nell'anima e nel corpo, e stanno aspettando solo che qualcuno parli loro di Dio, stanno aspettando che qualcuno porti loro la gioia di un Dio vivo. E credo anche che Dio sta aspettando che noi gli mettiamo a disposizione i nostri piedi per raggiungere i suoi figli dispersi, la nostra bocca per parlare di Lui a tutti, il nostro coraggio per andare in strada. Non sono stata certo io a convertire quel ragazzo, è stato il Signore a farlo, ma ha avuto bisogno di me, con le mie paure e la mia poca fede. Credo che il signore ha
bisogno che noi ci mettiamo a disposizione, e per questo ogni mattina lo
prego: "Signore, se vuoi, oggi usami!" |
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