|
autore: Michele |
La serata del venerdì 7 dicembre, a Fietta, il nostro simpatico don Guido ha focalizzato la nostra attenzione (leggi: ha spento le luci e lasciato acceso solo un riflettore) sulla Trinità di Rubljov. Questa è una icona, ma è un pò diversa da quelle che vedete sul desktop del vostro computer. Le icone comunicano un messaggio nella maniera più diretta possibile, in modo che chi le guarda possa recepirlo velocemente. Questa non fa eccezione: invita alla preghiera. Ora, non essendo un esperto, non vi spiegherò il significato. Non vi dirò che è ispirata a un capitolo della Genesi, e neppure che il colore delle tuniche rappresenta la divinità. Non vi farò notare che la figura centrale è il Figlio, vestito di rosso che indica il suo sacrificio, e mi guarderò bene dal farvi presente che la silhouette del Padre e dello Spirito Santo disegnano un calice in cui è contenuto il Figlio. Vi faccio notare invece quello che non c'è. Il posto vuoto. Chi è degno di sedersi a cotanta mensa, con questo standard di commensali? Assolutamente nessuno. E chi è invitato, allora? Tutti gli esseri umani, nessuno escluso. Sì, anche tu. Il Dio che ci ha creato ci invita alla Sua mensa così come siamo adesso, con i nostri pregi e i nostri difetti, perchè ci conosce più di quanto noi conosciamo noi stessi. Se volete saperne di più sull'icona potete per esempio cliccare qui per approfondire la vostra cultura.
|
Troppo breve? Troppo lungo? Troppo brutto? Troppo teologico? Troppo escatologico?
Datemi il vostro parere!